Cristalli di CBD

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Cristalli di CBD – Usi e benefici dell’estratto di canapa

Da qualche anno a questa parte si sente parlare sempre più spesso di cannabidiolo, cristalli, canapa, cannabis, CBD e quant’altro, con conseguente apertura di negozi fisici e piattaforme che rivendono questi prodotti sotto ogni formato. La ragione che è alla base della diffusione del CBD è rappresentata dal fatto che, in seguito alle ricerche effettuate sulla canapa e sul suo principio attivo, in particolar modo, si è scoperto come in effetti questo prodotto può apportare numerosi benefici, sia a livello fisico che in termini di benessere emotivo.

Nel dettaglio, uno dei formati del CBD che può essere maggiormente efficace nei risultati e sempre versatile negli utilizzi sono i cristalli di CBD, di cui tratteremo in questo articolo. Continua la lettura per saperne di più sui cristalli!

Prodotti con CBD: cosa sono i cristalli?

Quando si parla di CBD in cristalli, si fa riferimento all’estratto naturale della pianta di canapa sativa ed è la forma più pura di CBD. Si tratta del principio attivo del CBD, noto per essere in grado di offrire all’organismo una serie di effetti positivi che vanno dalla sensazione di calma e benessere fino al sollievo di dolori articolari o condizioni di particolare stress psico-fisico, sotto forma di cristalli inodori.

I cristalli di CBD puro viene estratto in via assolutamente naturale dalla pianta di cannabis, mediante un processo che esclude l’utilizzo di qualsiasi solvente chimico, che potrebbe non solo compromettere l’efficacia del prodotto CBD, ma può rivelarsi anche dannoso per la salute. In particolare, l’estrazione del CBD avviene mediante CO2 e avviene partendo dalle infiorescenze femminili della canapa; in una prima fase si ottiene l’essenza grezza del prodotto CBD per poi essere sottoposta a una serie di raffinazioni al fine di ottenere i cristalli di CBD puro. In ultimo si assiste poi alla fase della cristallizzazione, da cui di ottengono appunto i cristalli di CBD puro come prodotto finale.

I cristalli non hanno odore e si presentano in pratica come il classico zucchero da cucina, cioè in piccoli granelli bianchi da poter utilizzare in svariati modi e poter così godere dei benefici della pianta di canapa e dell’estratto di CBD.

CBD e Thc: quali sono le differenze tra i prodotti?

Senza dubbio, trattando di cannabis, si è portati subito a pensare alla droga e a tutti gli effetti deleteri che sono provocati dagli stupefacenti. Effettivamente, tutto ciò viene determinato dall’enzima del Thc, anch’esso sempre presente nella pianta di canapa.

Infatti, il Thc (sigla che sta per Delta-9-tetraidrocannabinolo) è responsabile degli effetti psicoattivi e di alterazione mentale tipici della pianta, poiché interferisce con i recettori dei cannabonoidi presenti nel sistema nervoso, determinando quindi stati di euforia persistente e sbalzi di umore.

Tuttavia, oltre al Thc, la canapa si compone di un altro enzima che è appunto il CBD, che si caratterizza dal fatto di essere in grado di determinare effetti sostanzialmente contrari; infatti, se il Thc comporta agitazione, depressione e stati psicogeni alterati, il CBD in cristalli invece dà all’organismo una complessiva sensazione di benessere, di calma e positività. Non a caso, l’estratto di CBD in cristalli viene utilizzato per il trattamento di situazioni di stress emotivo e può essere efficace anche come calmante in caso di crisi epilettiche.

In sostanza, i due principi attivi si caratterizzano dalla stessa struttura molecolare, ma provocano sull’organismo effetti del tutto differenti; se il Thc viene totalmente eliminato durante l’estrazione e se ne sconsiglia l’utilizzo, il CBD in cristalli invece si pone come un piccolo alleato della salute.

Cristalli di CBD: quanto conta la purezza?

Per una migliore efficacia dell’azione del CBD, occorre considerare il grado di purezza dei cristalli (Cbd). Questi registrano un livello di CBD puro al 99%, il che si pone come il più alto tra quelli contenuti nei vari formati di estratto di CBD (si parla in ogni caso di una soglia che va dal 90% al 99%).

Il parametro della purezza del CBD permette ai cristalli CBD di essere assimilati meglio dall’organismo, senza la necessità di dover utilizzare altre sostanze per far sì che il cannabidiolo e il principio attivo del CBD producano i loro effetti.

Come assumere i cristalli di CBD

Come accennato all’inizio, oltre al fatto di avere la più alta percentuale di CBD puro, i cristalli si caratterizzano anche da un elevato grado di versatilità; il che significa che possono essere assunti in svariati modi, dall’inserimento del CBD in cristalli in cucina alla loro applicazione sotto la lingua fino alla vaporizzazione del CBD nelle essenze per sigaretta elettronica. Di seguito i dettagli sull’utilizzo del CBD in cristalli.

Usare i cristalli di CBD in cucina

Essendo simili allo zucchero come aspetto, i cristalli possono venire aggiunti nelle preparazioni dolci come lo zucchero stesso. Durante l’impasto infatti, i cristalli si amalgamano perfettamente con gli altri ingredienti; se durante la preparazione e la masticazione non saranno per niente percepibili, durante la digestione invece rilasciano le sostanze benefiche per l’organismo.

Per quanto riguarda le pietanze, i cristalli di CBD possono essere inseriti sia nell’impasto di biscotti e torte che nelle preparazioni salate, grazie all’assenza di qualsiasi sapore del CBD.

Usare i cristalli di CBD con la sigaretta elettronica

Gli amanti della sigaretta elettronica e dello svapo possono utilizzare facilmente i cristalli di CBD sottoponendoli prima di tutto a un processo di vaporizzazione.

Nel dettaglio, il prodotto CBD in cristalli si trasforma in olio se posto a una temperatura che va dai 160° ai 180°; temperature più basse rischiano di non vaporizzare sufficientemente i cristalli, mentre i cristalli possono bruciarsi con quelle più alte. Una volta liquefatti, i cristalli di CBD possono essere facilmente vaporizzati con la sigaretta e assimilare quindi in modo più veloce il cannabidiolo per una immediata sensazione di relax.

Usare i cristalli di CBD sotto la lingua

Quello sublinguale rappresenta il modo più semplice ed efficace per assumere CBD i cristalli. Infatti, basta mettere la dose di cristalli che meglio si adatta alle proprie esigenze sotto la lingua e attendere circa 60 secondi, tempo in cui i cristalli di CBD si sciolgono. Una volta trascorso questo breve lasso di tempo, basta semplicemente deglutire il CBD in cristalli. Si tratta del metodo più veloce poiché in questo caso il cannabidiolo contenuto nei cristalli viene direttamente assorbito dalle mucose presenti nella bocca.

Cristalli di CBD: quale dosaggio?

I cristalli di CBD sono un prodotto totalmente naturale e per questo motivo non c’è una “ricetta” predeterminata per tutti. Al contrario, ognuno può gestire l’assunzione dei cristalli in base alle proprie necessità, alle ragioni che hanno portato al suo utilizzo e al grado di efficacia che si desidera.

In genere si consiglia di iniziare con dosaggi bassi di CBD per i primi tempi, in modo da testare l’effetto che il CBD in cristalli ha sul proprio organismo; iniziare quindi con 10 mg al giorno di CBD per poi aumentare la dose di cristalli di CBD a seconda della capacità di assorbimento. Si sottolinea inoltre che il quantitativo di 10 mg deve essere ripartito durante il giorno, mediante 3 o 4 assunzioni, e deve essere dosato in modo preciso (meglio se con una bilancia apposita).

Se dopo i primi giorni si dovesse appurare nessun effetto o un effetto blando del CBD, la dose di cristalli di CBD può essere gradualmente aumentata.

Benefici dei cristalli di CBD

Il cannabidiolo (CBD) può apportare diversi effetti benefici al corpo umano, inteso sia in termini fisici che psicologici. Nel dettaglio, i prodotti CBD della canapa hanno effetti:

  • antinfiammatori
  • antipsicotici
  • analgesici
  • anticonvulsionanti
  • anti-acne
  • antiossidante
  • rilassanti
  • energizzanti.

Sebbene le ricerche scientifiche sui CBD siano ancora in corso, i primi risultati relativi ai cristalli di CBD hanno evidenziato come il prodotto della canapa può inibire la proliferazione delle cellule cancerogene, ma in ogni caso questi sono prodotti CBD utilizzabili sempre da coloro che seguono terapie chemioterapiche per ottenere un maggiore sollievo dai relativi effetti collaterali.

Cristalli di CBD: controindicazioni

Il CBD in formato di olio o cristalli è un prodotto naturale, che non determina particolari effetti collaterali. Tra gli effetti negativi del CBD segnalati ci sono: secchezza delle fauci, eccessiva sonnolenza, calo della pressione, mal di testa e vertigini, diarrea.

Tuttavia, in molti casi, l’insorgenza di tali effetti legati ai cristalli di CBD è dovuta a un sovradosaggio del CBD in cristalli mal sopportato dall’organismo o dalla presenza di precedenti situazioni debilitanti (ipotensione e morbo di Parkinson), che il CBD potrebbe peggiorare.